25 luglio 2008

NGC 6633 (Italy Cluster)

Per la sezione "zoom su" ho scelto l'ammasso aperto NGC6633 in Ofiuco, costellazione protagonista dei cieli serali di questo periodo e che ci permette quindi di osservare l'ammasso per un lungo intervallo di tempo prima che esso sparisca ad Ovest inghiottito dalle primi luci dell'alba.


Ciò che sorprende di più dell'ammasso è l'incredibile somiglianza con la forma della penisola italiana, caratteristica individuata da Michele Bortolotti e Guido Rocca del Circolo Astrofili Veronesi.

Ascensione retta 18h 27.7m
Declinazione −06° 34′
Magnitudine apparente 4.6

Nell'immagine sottostante è stata sovrapposta la forma della penisola (tracciata da me..ehm) ad una foto dell'Italy Cluster nella quale sono anche indicate le stelle principali più luminose che ne fanno parte.





Tra tutte spicca HP90497 che con la sua magnitudine di 5.7 è la stella più luminosa dell'ammasso che si cadida a rappresentare la zona "Palermo-Trapani". Insieme a TYC 445-146-1 di magnitudine 8.2 ed ad altre componenti minori delinea la forma della Sicilia. Le altre componenti del Sud contribuiscono a dare un'idea della Puglia-Calabria (HP90392, TYC445-1710-1, TYC 445-1842-1). Anche se le zone del Nord-Italia sono molto sparse, spicca HP90532 che con la sua magnitudine 7,2 si candida a rappresentare Verona quasi come tributo agli scopritori Michele e Guido.

L'asterismo, da un luogo privo di inquinamento luminoso, senza Luna e in condizioni atmosferiche stabili è già visibile ad occhio nudo nella parte Nord dell'Ofiuco. Un modo pratico per trovarlo, come si vede anche dalla cartina, consiste nel trovare all'incirca il punto medio tra Rasalhague (Alfa Ophiuchi, magnitudine 2.05) e Cebalrai (Beta ophiuchi, magnitudine 2.75) e collegare idealmente questo punto con Delta Aquilae (magnitudine 3.35). A metà strada di questa linea ideale si trova l'Italy Cluster.

Si presenta distribuito su un'area di circa 1° con una trentina di componenti orientate da NE a SO con una maggiore concentrazione nella parte finale (SO) che rappresenterebbe il SUD Italia.
Data l'estensione è consigliata la visione con un bincolo o al limite con un telescopio accoppiato ad un oculare grandangolare che dia per l'appunto un po' più di un grado di campo reale. Con questi accorgimenti è possibile avere l'evidente sensazione della somiglianza.

Fu scoperto nel 1745 da Philippe Loys de Chéseaux ma come già detto si deve a Michele Bortolotti e Guido Rocca di aver notato la somiglianza con la nostra amata penisola. Dista da noi circa 1000 anni luce ed è in avvicinamento con una velocità di 23 Km/s. L'età stimata dell'ammasso è di circa 660 milioni di anni.

In conclusione: divertitevi ad osservare l'Italy Cluster e a cercare di individuare la vostra città. Prendiamo l'abitudine di chiamarlo Ammasso Italia... non abbiamo niente da invidiare alla Nebulosa Nord America o alla Nebulosa California anche perchè loro sono molto meno appariscenti!! ;)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Giampy,
Michele mi ha informato dell'importante aiuto che ci stai dando con l'Italy Cluster. Ho visitato solo oggi il tuo sito e quanto hai pubblicato. Sono veramente strabiliato per la bellissima ed efficace presentazione che hai fatto dell'"Italia". Non trovo veramente le parole adatte per esprimerti gratitudine!
Ho sorriso quando ho letto che anche tu trovi molto più Italia in NGC 6633 che la California in una "sbiadita nebulosa yankee" (così io a suo tempo l'avevo definita senza mezzi termini inviando l'articolo a Coelum - ovviamente me lo avevano tagliato!)Complimenti per le Olimpiadi. Ovviamente a Verona hai 2 fans sfegatati: Michele ed io e tutto il CAV! Ciao ed in bocca al lupo! Guido Rocca (CAV Verona)

Anonimo ha detto...

Ciao sono Marco Monaci, ti scrivo qui perché non riesco a contattarti tramite e-mail. Dobbiamo sbrigarci con il lavoro sull'ammasso Italia, siamo un po' indietro con il programma. La mia e-mail la sai. Contattami per favore.
Ciao, Marco.